Lo sviluppo di processi catalitici per l’energia (stoccaggio chimico dell’energia) e la produzione chimica (utilizzo di energia rinnovabile nei processi chimici in sostituzione dell’utilizzo di combustibili fossili) attraverso la conversione di molecole quali N2, CH4 e CO2, è uno degli aspetti al centro della transizione energetica e nel settore chimico, e quindi anche in ambito europeo (le varie partnerships, iniziative e clusters in ambito HE) ed italiano (ad esempio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR).
Per affrontare questa sfida centrale allo sviluppo sociale, economico ed industriale in Europa serve una nuova generazione di Dottori di Ricerca, capaci di affrontare in maniera interdisciplinare la ricerca e sviluppo, coniugando aspetti sia fondamentali che applicativi, ingegneristici e industriali.
Gli sbocchi occupazionali e professionali previsti sono sia in ambito industriale che pubblico/privato, ove sono richiesti ricercatori qualificati, con formazione e competenze interdisciplinari, ma capaci di andare oltre le competenze specialistiche ed avere una visione a più lungo termine dei problemi, necessaria in queste fasi di transizione. Oltre a questo approccio interdisciplinare, il Dottorato, sia attraverso i periodi di mobilità presso industrie ed Università, che attraverso le scuole/attività educative supplementari previste, fornirà capacità addizionali di comunicazione, proprietà intellettuale, progettualità.